Maggiore solidarietà e accoglienza, rispetto dei diritti, un'Europa delle opportunità.
Roberto, Provincia di Salerno
Creazione di una piattaforma unica per i servizi ai cittadini comune per tutti gli stati membri
La proposta di un'Unione Europea più leggera ma più efficace, che non si intromette nelle piccole questioni, che non impone uniformità su tutto, che non soffoca tutto con l'ipertrofia regolatoria e burocratica, che lascia spazio agli stati e alle iniziative locali, ma che si occupa di più di quelle grandi questioni che i singoli stati non sono in grado di affrontare (problemi economici internazionali, strapotere di certe imprese multinazionali, aggressività ed espansionismo di alcune potenze, guerre alle nostre porte, migrazioni, cambiamenti climatici). In breve, l'Unione dovrebbe volare più alto.
Riorganizzazione in favore di una maggiore velocità decisionale e meno peso degli Stati membri a favore di maggior peso del parlamento europeo. Più integrazione e solidarietà fra Stati.
Fiscalità comune, distribuzione migranti fra Stati con obbligo di integrazione degli stessi pena la perdita dei benefici economici.
Creazione di un sussidio di disoccupazione europeo finanziato da tutti gli stati membri.
La leadership mi rappresenterebbe se riuscisse a produrre iniziative di integrazione ed apertura/estensione verso altri paesi europei. Ad oggi, nonostante il progresso tecnologico e l'inesistenza di barriere, molti italiani vedono l'Europa come un soggetto distante senza sentirsene parte integrante.
Espansione delle istituzioni sovranazionali: Authorities Europee a direzione mista, altri corpi intermedi a direzione mista. Consob fusa con regolatori Francia e Germania, fine della politica locale.
Integrare le istituzioni europee con relativa perdita di sovranità dell'Italia su temi comunitari: esercito, frontiere esterne, modifica strutturale e regolamentare del parlamento in senso sovranazionale, nuove istituzioni comunitarie, maggiore quota comunitaria delle entrate fiscali nazionali.
Cibo come chiave per la sostenibilita', in Italia, Europa e Mondo. Il Cibo riguarda TUTTI ed e' anche di moda (Master Chef, etc) quindi anche chi non si interessa di politica potrebbe sentirsi coinvolto. Il Cibo e' ormai riconosciuto come una delle chiavi per la Sostenibilità' (SDGs), intesa come ambientale-economica-sociale, cioe' mette insieme ambiente+clima+crescita+salute+equità'... quindi perfetto per il programma +Europa, in "Sostenibilità+Equità+Crescita". Serve + Europa anche perche' serve un approccio Europeo per spingere/proteggere Sistemi Alimentari Sostenibili. Cosi il Cibo potrebbe essere un tema chiave di +Europa sia x attrarre voti sia x lanciare idee multi-settoriali per un'Italia/UE + sostenibile, sana e ricca (vedi i successi come Eataly, Slow Food, etc). Una UE che cooperi con l'Africa sul Cibo Sostenibile, poi, aiuta non solo la sostenib. globale (1/3 emissioni CO2 vengono dal sist.alimentare), ma crea posti di lavoro anche in Africa, riducendo la pressione migratoria, e contribuendo a trasformare il Mediterraneo da area di crisi in flussi di investimento, commercio e innovazione. I dati Eurobarometer dimostrano tra l'altro quanto questi temi stiano a cuore ai cittadini UE. Infine, io credo che attorno al Cibo ruotino anche alcune delle piu' dinamiche e positive situazioni al giorno d'oggi di coesione sociale e cittadinanza attiva, proprio come +Europa parla di "fisicità della politica" e "recupero dello stare insieme". Solo per citare un es.: sviluppo dell’agricoltura urbana, legato a mense scolastiche e residenze per anziani (in modo che anche le categorie deboli possano accedere a cibo sano, qui l'esempio di Milano...) ...e agli orti urbani e di quartiere, e processi partecipativi x food-policy locale e Food Councils, che avvicinano i cittadini alle decisioni pubbliche e li spingono a essere consum-ATTORI (qui ad es. il caso degli incubatori di start-ups e local entrepreneurship sul cibo in USA; i numeri del fatturato in $$ sono impressionanti).
Applicazione esecutiva dello European Pillar of Social Rights: tutela dei diritti dei lavoratori entro le loro diverse tipologie contrattuali, integrazione dei processi di dialogo sociale nel semestre europeo, misure di sostegno al reddito quali salario minimo e reddito minimo (purché finanziati in ambito europeo)
Vorrei vedere una visione strategica chiara ed ambiziosa che sia capace di conciliare le tre dimensioni (europea, nazionale e locale) in un programma che rimetta la societa' al centro dei suoi obiettivi e che sia capace di proiettarsi nel futuro in modo innovativo e sostenibile.
Dialogo con le forze nazionaliste dei paesi di Visegrad (comunque espressioni di sentimento autentico della popolazione) per trovare nuovi obiettivi e valori comuni e uscire dallo scontro permanente.
Fare un piattaforma unica minima federale su istruzione, sistema giudiziario, condizione femminile, welfare, pensionistico, sociale
Maggiore focus su tutto ciò che l'Unione Europea ci ha dato in questi anni. Chi crede che l'unico beneficio sia il programma Erasmus è un emerito cretino.
Sicuramente istruzione, ma anche riprendere una battaglia che è stata abbandonata da tempo visto l’antagonismo degli stati nazionali: quella per creare uno strumento di comunicazione europeo che aiuti a creare dei cittadini europei
Esercito e polizia federali. Armonizzazione fiscale e bancaria.
Campagna comunicativa sul valore dell'Europa. Sostegno e appoggio a iniziative civiche per l'integrazione europea
Erasmus per adulti, spingere anche chi non l'ha mai fatto ed ha magari 50, 60 anni a fare un periodo in Europa facilitato e guidato in modo da non andare nel panico solo all'idea
Utilizzare le risorse raccolte dalla tassazione delle multinazionali per attivare un sostegno europeo alla povertà e per costruire un Europa maggiormente attenta al welfare
Possibilità di Cura e assistenza per famiglia (genitori) rimasti in Italia (Una specie di 104 transnazionale)
Espandere competenze in materia fiscale, contributiva e di lavoro. Esempio di iniziativa bandiera: regime contributivo armonizzato per chi ha lavorato in più paesi Ue
Armonizzazione della tassazione europea, diritti dei lavoratori europei
Stefano, Provincia di Sondrio